Control Beam

Stefan Alber indaga i processi produttivi alla base della tipografia, concentrandosi su un elemento letteralmente marginale. Questo spettro di colori, numeri e segni, presente sui prodotti stampati non finiti, è uno scarto tecnico della produzione, che permette di controllare la qualità di stampa e può essere inteso come un codice interno dell´azienda. 

L’artista trasporta questo elemento nel parco, trasformandolo in un oggetto sovradimensionato, il cui design tecnico si contrappone al linguaggio organico dell’ambiente naturale e floreale. 

Attraverso questo intervento la scultura diventa un dispositivo di misurazione e il Parco un elemento da decifrare, in una sovrapposizione che interroga le nostre abitudini di visione e la produzione di immagini. Se l’immagine del parco è creata nell’occhio di chi guarda dalla sovrapposizione di raggi di luce rossa, verde e blu, la produzione della scultura è il risultato dell’applicazione di ciano, magenta, giallo e nero (CMYK). 

Consapevole che il suo intervento sia una delle prime opere del Parco, Stefan Alber installa un dispositivo di assistenza, che può essere utilizzato per accordarsi con uno spettro di colori in continua mutazione.